Lo scudetto a Napoli vale più di una manovra finanziaria. Tutte le cifre
Imperatore Consulting ha provato a calcolare l'impatto dello scudetto sui conti del Napoli e della città di Napoli in generale.

L’emozione che ha avvolto Napoli quando il Napoli ha sollevato il trofeo dello Scudetto della stagione 2024–2025 si è trasformata presto in un’autentica marea di economia e opportunità. Quella festa che ha colorato di azzurro piazze e vicoli non si è limitata a imprimere un ricordo indelebile nei cuori dei tifosi, ma ha generato un’ondata di ricavi e consumi in grado di superare ogni più ambiziosa previsione finanziaria.
Per il club, il trionfo ha significato un’ingente iniezione di risorse: dai premi federali ai diritti televisivi, passando per la prestigiosa partecipazione alla Champions League, il Napoli ha visto affluire immediatamente nelle proprie casse circa 70 milioni di euro. A questa cifra si aggiunge l’inestimabile ritorno in termini di valore del brand, stimato dalla analisi per Brand Finance Football 50, in 240 milioni di euro, che ha proiettato il marchio Napoli tra i più ambiti in Europa (18^ posizione).
Ma è dentro le strade di Napoli, tra i vicoli affollati di tifosi in festa, dove si è giocato il vero “incontro” tra sport e finanza. In poche ore, i negozi hanno registrato vendite di maglie e gadget per decine di milioni, gli alberghi hanno fatto il tutto esaurito mentre ristoranti e bar hanno accolto flussi di visitatori desiderosi di condividere l’euforia azzurra. Se i dati ufficiali parlano di 134 milioni di consumi generati nelle attività regolari, una parte considerevole di questo benessere si è riversata anche nel canale informale e sommerso.
A tal proposito abbiamo effettuato una stima prudenziale applicando al totale dei ricavi ufficiali il tasso di irregolarità del 14,5 % rilevato dall’Istat per il comparto Commercio, Trasporti, Alloggio e Ristorazione, ottenendo una stima di circa 19,4 milioni di euro in nero. Sommando ricavi formali e sommersi, giungiamo così a un totale di 153,4 milioni di euro “allargati”. È bene sottolineare che, pur uniformando il tasso di irregolarità su tutto il settore, riconosciamo come alcune attività — ad esempio vendite ambulanti e mercatini spontanei — possano presentare percentuali ancora più elevate.
Quando si guarda al quadro complessivo, pertanto, emerge un fenomeno sorprendente: lo scudetto pesa per mezzo punto percentuale sul Pil “allargato” di Napoli, un valore che nessuna manovra finanziaria avrebbe potuto garantire in così poco tempo. Considerando un’economia sommersa pari al 15 % del totale e gli effetti dell’informalità che caratterizzano il tessuto economico partenopeo, quel trionfo sportivo si trasforma in una vera e propria manovra espansiva, capace di muovere centinaia di migliaia di euro in ogni angolo della città. In fondo, il segreto sta nella capacità dello sport di emozionare e unire, ma anche di veicolare risorse reali verso chi lavora, produce e accoglie.
Non è un caso che lo scudetto abbia avuto un impatto economico locale così rilevante: un’iniezione di 154 milioni di euro mette in ombra la spesa corrente prevista dal Comune di Napoli per il 2025, pari a 5,576 miliardi, rappresentando quasi il 2,8 % del bilancio comunale. A confronto, la manovra finanziaria nazionale 2025 incide per circa l’1,5 % sul Pil italiano da 2 000 miliardi. Questo paragone mette in luce come in poche settimane un evento sportivo possa trasformarsi in una vera e propria manovra espansiva, raggiungendo effetti di portata simile a quelli di leggi di bilancio articolate e complesse.
Ma lo scudetto non è solo un evento che genera reddito. Per comprendere appieno il suo valore, guardiamo alla Felicità Interna Lorda, o Fil, le cui radici teoriche risalgono alle ricerche di Daniel Kahneman, psicologo israeliano e Premio Nobel per l’Economia nel 2002. Kahneman ha messo in crisi il paradigma neoclassico del Pil, proponendo un approccio volto a misurare la felicità e il benessere dei cittadini e dando vita al nuovo filone dell’“Economia della Felicità”. Il Bhutan è stato il primo Paese ad adottare ufficialmente questo concetto nella propria misurazione del progresso sociale. La Fil considera non solo la crescita economica, ma anche il benessere emotivo, la qualità delle relazioni sociali e il senso di appagamento individuale.
A tal proposito, Imperatore Consulting ha verificato su un campione dei propri clienti un effetto davvero singolare: la dilazione media incassi/pagamenti si è ridotta di circa 5 giorni in questo periodo, come se le imprese fossero diventate meno resistenti nel rispettare i propri impegni finanziari, migliorando così la liquidità generale del tessuto produttivo.
Se consideriamo dunque non solo il Pil, ma anche il Fil, scopriamo che lo scudetto ha prodotto più Felicità Interna Lorda di quanta ne generi l’incremento misurabile in termini di beni e servizi prodotti, collocandosi come un fenomeno capace di superare i limiti delle analisi tradizionali basate unicamente sul Pil.
Alla fine, mentre le luci delle celebrazioni si spengono e i cori si sciolgono nella notte, resta il cuore di una città che ha dimostrato come la passione per il calcio possa trasformarsi in un abbraccio collettivo di speranza, fiducia e rinascita economica.
Quell’istante magico di gioia condivisa non è solo un flash di euforia, ma il battito pulsante di un territorio che guarda al futuro con rinnovata energia e consapevolezza del proprio valore.





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